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Si conclude stasera YEAHJASÍ! Brindisi Pop Fest 2015 Quarta edizione

Paolo Benvegnù foto di MauroTalamonti

Paolo Benvegnù (foto di MauroTalamonti)Ieri, prima di Edda, sul main stage dello YEAHJASÍ! Brindisi Pop Fest si sono alternati Fading Rain, Wow! Signal, MinimAlimalist, Oh Petroleum, Daniele Celona (Torino) e BRÖNSØN (Roma).

Di seguito il comunicato degli organizzatori:

Stasera, prima di Paolo Benvegnù e Dente, suoneranno Dead With Mushrooms, ElektroJezus, Maggiore, Versi Verlán e Fonokit.
Lo “spazio live unplugged” pomeridiano (ore 19) sarà destinato il 4 agosto alle esibizioni di Cunti e Diamanti (Paola Petrosillo/Vito De Lorenzi) e Rino Pisani “Anima Libera” (special guest Jamal Ouassini).
il 5 sarà la volta dei cantautori Davide Berardi e Alessandro Tomaselli.

Nomi noti del panorama italiano, artisti a tutto tondo che affiancano alla carriera di musicisti altre importanti attività.

Edda è noto per l’intensità delle sue performance vocali. Era così fin dai tormentati anni Ottanta/Novanta quando militava nella rock band Ritmo Tribale. Dal Leoncavallo al primo maggio in piazza a Roma, dai concerti nelle carceri al New York Music Seminar e al Berlin Independence Day, dall’Algeria ad Arezzo Wave. Nel ‘96 una crisi personale lo porta ad abbandonare il gruppo e a sparire per 11 anni. Quella di Edda, dopo gli anni di silenzio, è stata una rinascita umana e musicale che agli occhi del pubblico comincia a fine 2007. Nel 2014 esce “Stavolta come mi ammazzerai?”, l’album più rock della sua carriera solista, unanimemente accolto da critica e pubblico come uno dei dischi più belli dell’anno.

Paolo Benvegnù è uno dei migliori autori del nostro paese, un vero artista della parola suonata. Anche Mina ha reinterpretato una sua canzone “io e Te”; i suoi brani sono stati cantati anche da Irene Grandi, Giusy Ferreri, Marina Rei. È stato il chitarrista-cantante fondatore degli Scisma, imprescindibile gruppo alternative-rock italiano. Dopo lo scioglimento della band, Benvegnù si trasferisce a Firenze per collaborare con Marco Parente. Instaurato un forte legame con tutta la scena artistica fiorentina, Benvegnù costruisce un proprio studio di registrazione a Prato e parallelamente alla carriera solista inizia quella di produttore artistico con tantissimi album lavorati, tra i quali Perturbazione, Terje Nordgarden e Brychan. Il suo primo album solista “Piccoli Fragilissimi Film” diventa immediatamente un “classico” del panorama indipendente, ricevendo un ottimo riscontro di pubblico, recensioni entusiastiche e piazzandosi tra i migliori album del 2004. Nell’Ottobre  2014 esce “Earth Hotel” per l’etichetta Woodworm Music, distribuito da Audioglobe.

Giuseppe Peveri, alias Dente, nasce a Fidenza (PR) nel 1976. Poco più che adolescente inizia la sua avventura musicale come chitarrista dei Quic, passando per la band La Spina, per poi intraprendere la carriera solista che lo porta nel 2006 a firmare per Jestrai, esordendo con il suo primo album ufficiale “Anice in bocca”. Nell’aprile 2007 esce il disco “Non c’è due senza te” (Jestrai), subito accolto con calore da pubblico e critica. Durante l’estate di quell’anno, Federico Fiumani lo invita a reinterpretare una canzone dei Diaframma (“Verde”) per la compilation “Il dono”. Qualche tempo dopo, Dente rivisita anche “Pensiero Stupendo” di Patty Pravo che diventa la sigla del programma omonimo in onda su Radio Popolare Network il venerdì sera. Un 2009 intenso e ricco di soddisfazioni si chiude con il massimo riconoscimento da parte della critica di settore: la vittoria al PIMI per l’album dell’anno. Mentre s’impegna nella scrittura e poi nella registrazione di lavori in studio, partecipa anche a serate e festival che mischiano musica e altre discipline artistiche, come quella dedicata a Tom Waits curata da Enzo Gentile per la Triennale di Milano e il festival di letteratura “Sulla Terra Leggeri”. All’attività di cantautore affianca diverse collaborazioni come quella con i brasiliani Selton che gli chiedono di supervisionare l’adattamento in italiano dei testi del loro album. Il 28 gennaio 2014 esce “Almanacco del giorno prima” realizzato in un paio di mesi presso una scuola elementare abbandonata di Busseto, in provincia di Parma, con l’ausilio di Tommaso Colliva. Alle registrazioni hanno partecipato Rodrigo D’Erasmo ed Enrico Gabrielli.

YEAHJASÍ! Brindisi Pop Fest 2015 rinnova così la fortunata formula che vuole protagonisti sul palco band dell’Alto Salento insieme ad artisti noti del panorama musicale nazionale. Non solo grandi musicisti, ma uomini disponibili allo scambio con i giovani talenti del territorio in una interazione progressiva che prende il via durante i workshop pomeridiani (ore 17.00) curati da Barbara Santi (“Rumore”) fino ad arrivare alla collaborazione in sala prove e sul palco. Accettando di partecipare, gli ospiti sposano appieno lo spirito del festival che vuole essere happening di riferimento per musicisti, appassionati e per quanti credono ancora che la buona musica non sia per forza vincolata alle logiche di mercato.
Edda e Paolo Benvegnù saranno accompagnati da ensemble di musicisti locali; la band brindisina dei Miope sarà sul palco con Dente.

Novità annuali sono la presenza della mostra/mercato del vinile a cura di Antigua
e il laboratorio di serigrafia mobile a cura di GLA e Teatro Menzatì – Teatro, cultura, comunità.

Nato da un’idea dei musicisti Amerigo Verardi e Roberto D’Ambrosio (direttori artistici della manifestazione) con il prezioso supporto di Roberto Covolo (responsabile di Exfadda), YEAHJASI! Brindisi Pop Fest ha l’intento di risvegliare un senso di responsabilità collettiva per creare una rete tra artisti, operatori e fruitori di musica.
La prima edizione si è avvalsa della partecipazione di Gianni Maroccolo e Claudio Rocchi. Due anni fa il festival è stato impreziosito dalla presenza di Piero Pelù, Gianni Maroccolo, Manuel Agnelli, Tommaso Cerasuolo e Gigi Giancursi dei Perturbazione. Lo scorso anno sono stati protagonisti Cristiano Godano (Marlene Kuntz), Riccardo Sinigallia, Pierpaolo Capovilla (Il Teatro degli Orrori) e Emidio Clementi (Massimo Volume).

(foto: Paolo Benvegnù, di Mauro Talamonti)

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1 Comment

  1. Una cosa è certa
    Io e il mio gruppo non ci metteremo più piede.
    Anni fa partecipammo alla “selezione”, cosa accadde?
    c’era il tempo di 10 giorni per inviare il materiale
    2 gironi prima ci accorgemmo che qualcuno di loro si era fatto scappare sui social la festa dei gruppi selezionati trovati, selezione ancora in corso… per fortuna che una cosa che scrivi su internet può rimanere a vita.
    Bene che se la tengono e per sempre la vostra festa privata con i numeri che gli servono per farla.
    Altro che risvegliare la coscienza collettiva…..

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