Il giorno del suo cinquantasettesimo compleanno e dell’onomastico, 17 maggio, ha scritto al presidente della Repubblica. E gli ha raccontato una storia quanto mai complicata. La sua storia.
Napoletano di origine, Pasquale nel 2008 visse per alcuni mesi negli Stati uniti d’America. Conobbe la donna della sua vita, che sposò. Dal 2013 lei vive con lui in Italia. Dal recente periodo, a Martina Franca. La donna è gravemente ammalata e la coppia vorrebbe tornare in America.
A differenza del 2008, però, negli Stati uniti il 57enne Pasquale ora non può tornare. Perché è saltata fuori una condanna per fatti degli anni Ottanta, ovvero l’acquisto di droga. Successivamente è emerso che la sorella di Pasquale, usando il telefono della casa di famiglia, svolgeva gli affari illeciti con gli stupefacenti. E l’uomo, scrive al presidente della Repubblica e ad altri vertici istituzionali italiani, “sono stato pienamente riabilitato” dalla magistratura napoletana. Non per gli americani. E quella macchia rende impossibile a Pasquale di andare in America con la moglie gravemente malata. C’è qualcuno che può fare qualcosa? La presidenza della Repubblica, stando al racconto del 57enne, lo ha contattato comunicando, peraltro, che sul piano operativo sono gli altri a dovere intervenire.
