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Interscambi con la Cina: “perché non i porti di Bari, Brindisi e Taranto?” Borraccino preannuncia una mozione da inoltrare al governo

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Di seguito un comunicato diffuso da Cosimo Borraccino, consigliere regionale della Puglia:

Il Governo propone che l’interscambio di merci con la Cina avvenga attraverso i porti di Venezia e Trieste. Perché escludere i porti di Bari, Brindisi e Taranto? Presenteremo mozione.

In un poco edificante video del 2009 Salvini a Pontida, con i suoi, irrideva in modo ingiurioso i Napoletani:”Senti che puzza, scappano anche i cani. Stanno arrivando i napoletani…”.

Poi, nel marzo del 2017, in una intervista a “Il Mattino” di Napoli, ha chiesto scusa con le stesse parole che oggi i Leghisti usano quando viene aggredito qualche extracomunitario: “è stata una gogliardata…”

Ma già da allora noi avevamo compreso che quelle parole recavano in sè una consapevole impronta antimeridionale e di destra.

Più recentemente la Lega di Salvini, pur avendo raccolto nel Mezzogiorno risultati elettorali considerevoli, alimentando la guerra fra poveri (i meridionali) e ancora più poveri (gli extracomunitari), non ha inserito nelle compagine di Governo nessun Ministro o Sottosegretario meridionale: sono tutti del Nord.

Sono passati 9 anni, ma la Lega resta sempre una formazione politica antimeridionalista. L’ultima riprova è il risultato della visita in Cina del Ministro dell’Economia: egli, a nome del Governo Salvini – Di Maio, ha proposto che le grandi imprese cinesi, in procinto di esportare enormi quantità di merci in Europa, importandone di ugualmente cospicue, utilizzino i porti di Trieste e di Venezia: la cosiddetta nuova “via della seta”.

In tal modo verrebbero incredibilmente “saltati” i porti di Bari, Brindisi e Taranto, che possiedono capacità ricettive e infrastrutture simili, se non maggiori, di quelle dei porti del Nord e che, tra l’altro, sono più vicini alla Cina.

La Lega – con l’assordante silenzio del M5S – cambia il nome, ma non il vizio. E’ nata per il Nord e contro il Sud, e tale resta nella sostanza, al di là delle parole dolci che ogni tanto vengono pronunciate dal suo leader indiscusso.

Annunciamo la presentazione in Consiglio di una mozione, che inviti il Governo della Regione Puglia a sollevare la questione presso il Governo nazionale, al fine di non permettere che la Puglia perda senza reagire questa enorme opportunità di sviluppo.

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