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Catturato in Uruguay il boss della ‘ndrangheta Rocco Morabito Era latitante da 25 anni. I rapporti del clan di Africo con la malavita mafiosa pugliese: Marino Pulito, Salvatore Annacondia, la sacra corona unita

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Grande colpo delle forze dell’ordine contro le mafie. Rocco Morabito è stato catturato in Uruguay. Il boss della ‘ndrangheta, 51enne originario di Africo, era latitante da 25 anni ed era considerato uno fra i dieci latitanti di mafia più pericolosi. Con Morabito è stata arrestata una donna dell’Angola con passaporto portoghese, moglie del latitante calabrese che aveva un falso documento d’identità brasiliano. Grazie al quale aveva ottenuto un passaporto uruguayano e in Uruguay viveva da dieci anni, a Punta del Este. L’arresto in un albergo di Montevideo. Confiscati tredici telefoni cellulari, dodici carte di credito, assegni e 150 foto con il volto di Morabito, che sarà estradato in Italia.
Il clan di Africo, secondo decenni di indagini e informative, era (o è) ben radicato anche in Puglia grazie ai rapporti con la sacra corona unita e al mafioso tarantino Marino Pulito (di Pulsano), discendenza del clan Modeo, nonché con il tranese Salvatore Annacondia. Traffico di droga essenzialmente. Ma anche, aveva confessato Marino Pulito ai magistrati, un appoggio di quella organizzazione tarantina a Licio Gelli, qualora il capo della P2 avesse partecipato a competizioni elettorali con qualche movimento politico. Rapporti con Gelli avviati da Pulito nel tentativo di aggiustare il processo ai suoi capi.

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Giornataccia per la ‘ndrangheta. Annuncio della Guardia di finanza: Codice Narcos. Decifrato il linguaggio criptato utilizzato dalla ‘ndrangheta per gestire i traffici di droga con i cartelli colombiani




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