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Altamura: diga Saglioccia, incompiuta da 43 anni Trenta milioni di euro spesi finora, altri quindici necessari per finire il lavoro

DIGA SAGLIOCCIA

Di Nino Sangerardi:

Trecentoventumila euro. E’ l’importo dell’appalto indetto,procedura ristretta, dal Consorzio Bonifica Terre d’Apulia.Per fare? Il ripristino della continuità idraulica dei torrenti Vuccolo,Saglioccia e Vitusiello in agro di Altamura. Trattasi di sfalcio della vegetazione presente sugli argini,le sponde e il fondo dei canali e spurgo dei sedimenti mediante mezzi meccanici.

Durata dei lavori 90 giorni, chi vuol partecipare alla gara deve inviare i documenti entro le ore 12 del 4 ottobre prossimo.

Nessuna notizia invece riguardo la Diga Saglioccia che si trova nei dintorni dei sopradetti ruscelli.

Una struttura incompiuta e dimenticata. Correva l’anno 1973.

Lo Stato decide di elargire la prima struttura irrigua agli abitanti del territorio,sitibondo, della Murgia barese. Dove? Contrada Tempa Bianca, tra Altamura e Gravina : qui scorre la fiumana Saglioccia.Bacino creato grazie a una muraglia alta 22,5 metri,un milione e 800 mila di metri cubi la capacità d’invaso.

Si disse, nelle riunioni indette da esponenti politici e governativi nazionali regionali e locali al cospetto di zappaterra e contadini e agitprop paesani, : ”La diga potrà irrigare ottocento ettari ,frenando così l’abbandono della terra, e assorbirà centinaia di disoccupati trasformando la campagna arida in campi di ortofrutta e bieticoltura, e nascita di aziende zootecniche. Viva l’Italia!”.

Progetto delegato al Consorzio bonifica Fossa Premurgiana,in seguito Consorzio Bonifica Terre d’Apulia.

Appalto consegnato il 16 ottobre 1975 al vincitore Armando Torri spa di Milano. Quest’ultimo contesta il programma tecnico del Consorzio. Le ruspe muovono terra e calcestruzzo a giugno 1977. Importo lavori pari a 1,7 miliardi di lire,a cui il Ministero dell’Agricoltura soggiunge 4,5 miliardi del vecchio conio italico,tramite la Cassa per il Mezzogiorno.

Dopo 33 anni, il 20 dicembre 2011 si ha contezza che le opere principali della diga sono state ultimate nel 1993 da Intercantieri spa .

Ma per il completamento funzionale e esercizio dello schema idrico occorre mettere in pratica quanto segue : “…collegare all’invaso la rete irrigua,fornitura e messa in opera degli idranti di consegna,completamento degli espropri e pagamento delle indennità”.

Nel frattempo la società Intercantieri chiama in giudizio il Consorzio. Pretende euro 3.837.950,65. Il Tribunale di Bari con sentenza del 2004,confermata in Appello, ne riconosce all’impresa euro 537.789,99,sborsati dal Ministero dell’Ambiente, con ulteriore aggravio finanziario, nel 2009.

Tocca al Governo di Roma rioccuparsi della Diga Saglioccia.

Il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti ultimamente comunica che la stazione appaltante è sempre il Consorzio Bonifica Terre d’Apulia,che al 31.12.2014 sono stati spesi 30.290.197,00 euro,che per ultimare i lavori(56,32% eseguiti) ci vogliono altri 15 milioni di euro.

Opera pubblica comunque non molto utile visto che le aree circostanti,da troppi anni, risultano abbandonate e,soprattutto, coldiretti e braccianti e agricoltori sono in via di estinzione.

A chi e a che cosa servirebbe finanziare il completamento di tale barriera idraulica, edificata troppi anni fa ?

DIGA SAGLIOCCIA




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