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Ilva: proposta del governo, tre anni in meno per interventi ambientali in cambio del ritiro dei ricorsi Prendere o lasciare, entro otto giorni: è il senso della proposta dei ministri al sindaco di Taranto e al presidente della Regione Puglia

ilva

Bozza di protocollo di intesa, inviata dai ministri Calenda e De Vincenti a Melucci ed Emiliano.
Interventi di miglioramento ambientale,
specificamente “alcuni interventi di grande rilievo ambientale” da realizzare con un risparmio di tempo di tre anni rispetto alle stime attuali, in cambio del ritiro dei ricorsi. Risposta entro otto giorni. In caso di mancata accettazione, niente risparmio dei tempi.
È la novità sul caso Ilva, complicatissima vicenda fra i dicasteri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente da una parte, sindaco di Taranto e presidente della Regione Puglia dall’altra. La nota dei ministri, per conoscenza, è stata inviata a Confindustria e sindacati.

Tweet di Carlo Calenda, ministro dello Sviluppo economico:

Anticipo copertura parchi 24 mesi e pavimentazione parco Loppa, valutazione danno sanitario, fondo sociale per Taranto, piano bonifiche 1,08 mld, coinvolgimento enti locali nel controllo esecutivo piano ambientale. Tutto formalizzato in accordo vincolante e inviato a Comune e Regione.

Di seguito il comunicato diffuso dal ministero dello Sviluppo economico:

Il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e il Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti hanno inviato questa sera al Presidente della Regione Puglia, al Presidente della Provincia di Taranto, al Sindaco di Taranto e ai Sindaci del territorio uno schema di Protocollo d’intesa predisposto a valle delle riunioni del Tavolo istituzionale ILVA tenute in data 16 novembre e 20 dicembre 2017. Per conoscenza, il documento è stato inviato anche ai Sindacati e a Confindustria.

Lo schema di protocollo introduce, nel rispetto della disciplina vigente, significativi rafforzamenti della fase esecutiva del DPCM del 29 settembre 2017, atti a recepire le istanze manifestate dalle amministrazioni regionale e locali e dalle organizzazioni sindacali.

In particolare: è stata definita una tempistica accelerata per la realizzazione di alcuni interventi di grande rilievo ambientale come la copertura dei parchi minerali e fossili, che consentirà di superare definitivamente il problema delle polveri entro il primo semestre del 2020, e la pavimentazione del parco loppa; è stato previsto un sistema di condivisione con Regione Puglia ed enti locali e di monitoraggio degli interventi di messa in sicurezza e bonifica delle aree esterne al perimetro dello stabilimento da realizzarsi da parte dell’Amministrazione straordinaria. In tema di valutazione del danno sanitario sono state individuate modalità di esame congiunto, da parte dei firmatari del protocollo, del rapporto annuale realizzato da Arpa ed ASL competente; è stata prevista la nomina di una Commissione cui partecipano i Comuni dell’area per la definizione degli interventi di sostegno assistenziale e sociale per le famiglie disagiate delle aree di Taranto dei comuni limitrofi; viene infine tenuta in attenta considerazione la problematica dei crediti residui vantati dalle imprese dell’indotto, attraverso il pagamento di tutto lo scaduto al 10 dicembre scorso e la ricerca di soluzioni per i crediti pregressi.

Il Protocollo prevede la rinuncia ai ricorsi da parte della Regione e del Comune di Taranto, che dovrà intervenire entro 8 giorni dalla sottoscrizione del protocollo, pena la sua automatica risoluzione.
Con l’attuazione delle tempistiche e delle prescrizioni previste nel DPCM del 29 settembre e nel protocollo d’intesa, i principali interventi ambientali per Taranto saranno completati entro il 2020. Gli ulteriori interventi, previsti entro il 2023, riguarderanno infatti impianti fermi.




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