Intervenuti i vigili urbani, oltre ai pompieri. In mattinata, a margine della strada statale 172, circa tre chilometri dal centro abitato di Martina Franca. Tratto verso la contrada San Paolo. Se non sia stato un crollo, poco ci è mancato e l’intervento di messa in sicurezza era programmato da un po’. Altrimenti, per l’incuria, crollo sarebbe stato e sarebbe stata invasa anche la vicinissima carreggiata stradale. La polizia locale di Martina Franca, peraltro, ha dovuto dare luogo ad una procedura complicata, per rintracciare tutti i titolari (una ventina almeno, sparsi in tutta Italia) di quella chiesetta e del terreno di pertinenza, assolutamente nell’incuria. Peraltro, è andato praticamente tutto giù e va ora dettagliato se fosse inevitabile un’esecuzione di questo genere. L’ordinanza del sindaco, dato il pericolo imminente di crollo, era per la messa in sicurezza ma le valutazioni fatte hanno condotto a prendere la decisione di buttare tutto giù, dato che ad esempio il tetto era già crollato e la facciata era gravemente lesionata. Peraltro, era un immobile privato, senza una denominazione ecclesiastica ufficiale: una cappella di famiglia, ridotta malissimo e andata in terra.
