False pastiglie di Viagra provenienti dall’Estremo Oriente importate illegalmente e pericolose per la salute sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza in 28 sexy shop italiani e, fra glu altri, pugliesi. L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Ravenna, ha coinvolto una catena di negozi con sedi nelle province di Lecce; Bari; Foggia e Taranto dove è scattato anche un arresto in flagranza di reato. I finanzieri leccesi, coordinati dal colonnello Angelo Pisani, hanno effettuato dei controlli anche in un sexy shop di Cavallino dove sono state rinvenuite e sequestrate sette confezioni di “falso Viagra”. Per il titolare è scattata l’accusa di ricettazione e contraffazione di sostanze medicinali.
Le pastiglie e bustine, prodotte in Cina e India, sono a base di sildenafil e tadalafil, i principi attivi di Viagra e Cialis, e poi di lidocaina, un potente anestetico locale. I nomi di questi farmaci, in vendita in molti siti internet sono Kamagra, Cobra, Super Dragon, P-Force, “Cenforce”, Stud 100”, “Silde”, “Extra Strong”. L’indagine è partita da un controllo fiscale in un negozio di Faenza e ha portato a smantellare un ramificato traffico di medicinali illegali e all’arresto di 11 persone che commerciavano le sostanze contraffatte e un fermo di indiziato di delitto, un commerciante all’ingrosso di articoli per adulti della provincia di Pordenone, ritenuto il principale fornitore dei medicinali.
Al fine di eludere i controlli, il fornitore pordenonese inviava ai sexy shop, i cui titolari sono ora indagati dalla Procura di Ravenna per i reati di commercio di sostanze medicinali contraffatte o adulterate e di ricettazione, i farmaci non autorizzati occultandoli all’interno di scatole, insieme con articoli per adulti di tipo lecito che fungevano da carichi di copertura, che poi inviava ai destinatari attraverso spedizioni tramite corriere apparentemente normali Sono stati sequestrati oltre 10mila farmaci non autorizzati e pericolosi per la salute.
Chi decide di non rivolgersi ai medici e acquista medicinali contraffatti – spiegano gli esperti- mette a rischio la sua salute ma rischia anche una denuncia per ricettazione o incauto acquisto. (leccesette.it)
