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Ferrovie sud est: dai sindacati la dura critica all’amministratore delegato, “il suo un soliloquio” Andrea Mentasti, accusato di parlare da solo nell'incontro plenario del 28 novembre: è fra i destinatari di una lettera inviata da Cisas-Fisast, Ugl e Cisa Autoferro Tpl

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Egregio dott. Mentasti, in relazione all’incontro plenario del 28 novembre c.a., tenutosi presso la ex sala mensa dell’officina di Bari, si è assistito, ancora una volta, ad un Suo soliloquio in riferimento a questioni meritevoli di ben altre considerazioni. E’ da tempo, ormai, che le scriventi organizzazioni sindacali ed i lavoratori tutti, attendono delle risposte relativamente a quesiti a Lei rivolti in innumerevoli, precedenti note a tutt’oggi totalmente ignorate. Un “incontro plenario”, così come da Lei definito, nel senso etimologico del termine, presuppone un’occasione di colloquio, di confronto fra le parti eppertanto bene avrebbe fatto a comunicare preventivamente ai terzi partecipanti le argomentazioni che sarebbero state affron-
tate durante l’incontro, consentendo così a tutti -e non solo al Suo Management- di giungere preparati all’evento. Ma tant’è!!!! Veda, egregio Amministratore Delegato, è molto facile salire su un pulpito e parlare di procedure concorsuali; di percentuali al ribasso rispetto a quanto legittimamente richiesto da parte di ditte fornitrici e personale dipendente, specie se, a priori, sono fatte salve le posizioni creditorie dell’intero nuovo Management aziendale. Si è mai chiesto o mai verificato personalmente come sia possibile condurre un convoglio ferroviario, operando in una cabina di guida dove è stata rilevata una temperatura superiore ai 45° centigradi, con impianto di condizionamento in avaria? Si è mai chiesto o mai verificato personalmente come sia possibile prestare il proprio servizio, avendo come sala soste una stazione di rifornimento carburanti su una strada statale, sprovvista delle più elementari strutture di supporto e stazionando all’occorrenza nella propria autovettura? Ha mai pensato cosa significhi affrontare, su un convoglio ferroviario, decine di utenti inferociti, colmi di doglianze nei confronti dell’azienda, in quel momento rappresentata dal Capotreno in servizio? Ha mai pensato ai dipendenti aziendali, che a causa dell’attivazione della procedura di concordato, si sono visti negare parte delle proprie spettanze e del TFR e che, in qualche caso di evidente stato di necessità, hanno dovuto far ricorso ad aiuti economici da parte di parenti e colleghi? Giovedì 30 novembre c.a. il giornalista Vincenzo Damiani ha concesso ampio spazio ad alcune dichiarazioni rilasciate dal Suo Management e rivolte ai dipendenti FSE, di seguito riportate: “Chi non è d’accordo con la linea tracciata non può restare in azienda” e proseguendo, in sintesi, che per gli eventuali dissenzienti, qualora lo richiedessero e se ne ravvisassero i presupposti di legge, potrebbe aprirsi la porta di “un piano di uscita accompagnata”. Ci dica, egregio dott. Mentasti, nel caso in cui non si materializzassero le due condizioni cosa farebbe? Assumerebbe drastiche iniziative nei confronti dei dissenzienti? Li indurrebbe a più miti considerazioni con “metodi appropriati” o che altro? Ancora una volta, egregio dott. Mentasti, le Sue belle parole le ha lasciate infrangere su un muro di incontrovertibili verità. Allo stato attuale, per le criticità di seguito indicate e specificate per ogni realtà lavorativa della nostra azienda, le scriventi OO.SS. chiedono un urgente incontro e nel contempo, attivano la prima fase delle procedure di raffreddamento e conciliazione, ai sensi della L. 146/90 e nel rispetto della Delibera della Commissione di Garanzia n. 02/13 datata 31/1/2002.

STAZIONI Riorganizzazione del personale nelle stazioni; rivisitazione dei compensi retributivi per trasferte e diarie; rivisitazione dell’accordo 4/12/2014; sicurezza nelle stazioni.
Ambienti di lavoro fatiscenti e nocivi per chi vi lavora inquanto tappezzati di armadi elettrici.

AUTOLINEE Sicurezza sugli autobus sociali per agenti e utenti; idonei locali per sottogruppi, dotati di bagni e armadietti per massa vestiario; rivisitazione turni di servizio, sino ad oggi predisposti unilateralmente e individuazione di residenze per tutto il personale, compreso i somministrati; problematiche inerenti l’ufficio movimento.

UFFICI Riqualificazione del personale impiegatizio; ambienti di lavoro; suddivisione e assegnazione degli spazi lavorativi; regolamentazione dei flussi di personale esterno, proveniente da società del gruppo con qualifiche e compiti sconosciuti; regolamentazione delle nuove assunzioni di personale.

OFFICINA Riorganizzazione del personale.

TRAZIONE E VIAGGIANTE Corsi di aggiornamento; riqualificazione del personale con individuazione della figura di Coordinatore; ambienti di lavoro con particolare riferimento alla mancanza di pulizia nelle cabine di guida; divise con vestibilità diversa rispetto a quella individuata in fase di rilevazione misure e criticità in merito alla consegna delle stesse per il personale non appartenente alla residenza Bari; locali da adibire a spogliatoi e sosta del personale, dotati di bagni e armadietti per la massa vestiario. Eliminazione di comandi illegali emanati da capetti di microstrutture, quali la scorta di treni, sconosciuti ai capotreni, e di proprietà di ditte appaltatrici. Maggiore sicurezza per macchinisti e capotreni.

PER TUTTI Equo trattamento retributivo; adeguamentoTFR per tutto il personale; concessione viaggi sulla rete RFI; rivisitazione del modello per ruolo paga.




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