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Puglia: “sospendere la stagione venatoria” Associazioni: gli incendi hanno distrutto il 9 per cento della superficie boschiva nella regione. Non si aggravi la situazione con la caccia

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Di seguito il testo dell’isranza presentata da Centro studi De Romita, Lipu e Associaziobe per ls tutela dei rapaci e dei loro ambienti, al presidenza e all’assessorato alle Politiche agricole, forestali e venatorie della Regione Puglia, all’Ente parco dell’Alta Murgia e per conoscenza, fra gli altri, al ministero dell’Ambiente:
Secondo il rapporto di Legambiente (Dossier incendi 2017), a partire dal 1° gennaio 2017 in Italia sono stati inceneriti 74.965 ha di superficie boschiva, con Sicilia, Calabria, Campania, Lazio, Sardegna e Puglia che risultano essere le regioni più colpite dal fenomeno. Proprio in Puglia sono stati distrutti dal fuoco 3.049 ha (roghi per la maggior parte concentrati nel periodo giugno-agosto), pari al 9% della superficie regionale coperta da bosco. La Puglia è stata la sesta regione in Italia per estensione delle aree colpite da incendi. Questa drammatica situazione, pur determinata dalla mano diretta dell’uomo, è stata favorita da condizioni meteoclimatiche estreme ed eccezionali. Secondo i dati dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del clima del CNR, la primavera 2017 è stata la terza più secca dal 1800 ad oggi. La siccità è divenuta ancora più grave nei mesi di giugno, luglio e nel corrente mese di agosto, periodo durante il quale, su gran parte del territorio regionale non si sono registrate affatto precipitazioni. Anche sul fronte delle temperature, l’estate 2017 verrà ricordata come una delle più calde degli ultimi decenni, con valori che si sono mantenuti quasi costantemente ben oltre le medie stagionali. Il mix tra incendi, che hanno distrutto una buona fetta dei territori naturali e seminaturali regionali, caldo estremo e perdurante e gravissima siccità, ha messo duramente alla prova la comunità biologica regionale ed extraregionale. Per questi motivi dal mondo ambientalista italiano, si è levata a gran voce la richiesta di rinviare l’apertura della stagione venatoria 2017-18, al fine di salvaguardare la fauna selvatica già fortemente provata dalla drammatica situazione meteo-climatica e dall’emergenza incendi. Nonostante ciò, la Giunta Regionale della Regione Puglia, con DGR 1304 del 02-08-17, ha approvato il Calendario venatorio 2017/18, prevedendo ancora una volta, oltreché le giornate di preapertura in deroga, anche le giornate di caccia a scelta (tra lunedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica) per il periodo 2 ottobre – 29 ottobre, di fatto riducendo a due, le giornate di silenzio venatorio. Per questi motivi si ritiene che la Regione, oltreché ignorare le suddette richieste, non abbia tenuto conto neanche di quanto riportato all’art. 31 del D.D.L. n. 67 del 02-05-2017 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio): “la Regione può vietare o ridurre, per periodi prestabiliti, la caccia a determinate specie di fauna selvatica (di cui all’art. 31) per ragioni motivate ed importanti connesse con la consistenza faunistica per la fauna stanziale, su segnalazione dell’Osservatorio faunistico regionale, o per sopravvenute particolari condizioni ambientali o climatiche o altra calamità anche per fauna migratrice”.
Anche l’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale, con una nota inviata a tutte le Regioni italiane, ribadisce come la situazione meteorologica del 2017, “aggravata da una drammatica espansione sia del numero degli incendi sia della superficie percorsa dal fuoco (+260% rispetto alla media del decennio precedente; dati European Forest Fire Information System – EFFIS) in diversi contesti del Paese, comporta una condizione di rischio per la conservazione della fauna in ampi settori del territorio nazionale e rischia di avere, nel breve e nel medio periodo, effetti negativi sulla dinamica di popolazione di molte specie (…). Come già evidenziato in passato da questo Istituto, in presenza di eventi climatici particolarmente avversi per la fauna, si ritiene che, seguendo il principio di precauzione, in occasione della prossima apertura della stagione venatoria, vadano assunti provvedimenti cautelativi atti a evitare che popolazioni in condizioni di particolare vulnerabilità possano subire danni, in particolare nei territori interessati da incendi e condizioni climatiche estreme nel corso dall’attuale stagione estiva”. L’Art. 19. (Controllo della fauna selvatica), della L.157/92, al comma 1, riporta altresì che: “le regioni possono vietare o ridurre per periodi prestabiliti la caccia a determinate specie di fauna selvatica di cui all’articolo 18, per importanti e motivate ragioni connesse alla consistenza faunistica o per sopravvenute particolari condizioni ambientali, stagionali o climatiche o per malattie o altre calamita”. Infine, con particolare rifermento al Parco Nazionale dell’Alta Murgia, si sottolinea che, con D.G.R. 314/16 è stato approvato il Piano del Parco, con la pubblicazione della zonizzazione delle aree contigue. Rispetto a questo punto, la Legge Quadro 394/91, all’art. 32 (Aree contigue) comma 4, riporta che: “ l’organismo di gestione dell’area naturale protetta, per esigenze connesse alla conservazione del patrimonio faunistico dell’area stessa, può disporre, per particolari specie di animali, divieti riguardanti le modalità ed i tempi della caccia.” Visto tutto quanto sopra riportato, le scriventi associazioni
CHIEDONO
alla Giunta Regionale della Regione Puglia la sospensione immediata e in toto della stagione venatoria 2017/18. In assoluto subordine a tale richiesta, chiedono la sospensione della predetta stagione venatoria al fine di apportare le seguenti misure migliorative minime al Calendario venatorio: – – – Annullare le giornate di preapertura in deroga del 2, 6 e 13 settembre. Rinviare di almeno un mese l’apertura della caccia, da domenica 17 settembre a domenica 15 ottobre. Eliminare le giornate di caccia a scelta, a favore di giornate fisse. Con rifermento al Parco Nazionale dell’Alta Murgia, vista l’eccezionalità delle condizioni climatiche registratesi, nonché i numerosi incendi che hanno interessato la zona dell’Alta Murgia, le scriventi associazioni chiedono altresì all’Ente Parco Nazionale dell’Alta Murgia, di intervenire ai sensi dell’ all’art. 32 della Legge Quadro 394/91, per limitare o annullare le attività venatorie nella stagione 2017/18 nelle aree contigue del Parco (D.G.R. 314/16). In attesa di conoscere gli sviluppi della presente, si ringrazia per l’attenzione e si porgono cordiali saluti.

(foto home page: la distruzione per l’incendio, bosco Difesa grande)




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