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I fatti di Manduria, “totale assenza di una rete di protezione sociale” Europa verde

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Di seguito un comunicato diffuso da Europa verde:

Eliana Baldo, candidata come capolista per Europa Verde per la Circoscrizione Meridionale alle prossime europee, interviene sulla orribile e triste vicenda verificatasi nell’estremo versante orientale della provincia jonica.

“Credo che ci si debba interrogare sulla totale assenza di una rete di protezione sociale a tutela dei più deboli, come anche sull’uso distorto del web che i fermati utilizzavano addirittura per esaltare le loro azioni.
Ci guardiamo bene dal marchiare un territorio e la sua comunità, che già vivono una fase di precarietà nella gestione amministrativa, come evitiamo inutili e improduttivi giustizialismi, ma pensiamo piuttosto a delle soluzioni e a strumenti come per esempio un tavolo tecnico con tutte le parti interessate (scuola, istituzioni, associazioni, Chiesa)”.
“Insomma l’indignazione e lo sgomento certamente sono i sentimenti che noi tutti proviamo in questo momento – conclude Eliana Baldo – ma credo che si debba passare subito alla proposta per comprendere cosa è accaduto e come è possibile superare il blackout educativo da un lato e colmare la carenza di strutture sociali che evidentemente determina un vuoto determinante”.

Queste le dichiarazioni di Gregorio Mariggiò, portavoce provinciale del Verdi:

“Viviamo un momento storico in cui l’educazione famigliare arriva in ritardo rispetto al virtuale che fagocita e consuma tutto in men che non si dica. Un luogo reale e non nel quale il branco in questo caso ha agito con picchi di inspiegabile crudeltà. Ne emerge un quadro triste della realtà di Manduria, una città commissariata, vorrei ricordare, per infiltrazioni mafiose nel Consiglio Comunale.
Una seria e reale programmazione per favorire una crescita culturale, sociale, economica, a Manduria, negli ultimi 20 anni non è stata né avviata e né pensata. Gli amministratori non hanno mai considerato che l’etica e l’ecologia della politica sono la base per una programmazione seria. In passato, Cecilia de Bartholomaeis, allora assessore ai servizi sociali, grazie al suo intuito e al sostegno di un’amministrazione virtuosa, fece un buon lavoro, che purtroppo oggi è andato perso.
Ora è giunto il momento per questa comunità di porre al centro della sua attenzione il problema educativo, di porsi delle domande, di chiamare a raccolta tutte le energie e tutte le risorse di cui dispone. Perciò giro a chi ha professionalità o esperienza o passione o sensibilità per il sociale, o tutte queste cose insieme, la proposta di Cecilia de Bartholomaeis di istituire un Forum permanente sui giovani, per individuare innanzitutto le dimensioni del problema e proporre poi dei correttivi”.




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